Donald Trump e i rischi per l’auto europea: dazi e stop agli incentivi elettrici
Donald Trump e i rischi per l’auto europea
Donald Trump e i rischi per l’auto europea: Con il reinsediamento alla Casa Bianca, Donald Trump ha già preso di mira il settore automobilistico, rivoluzionando le politiche sui veicoli elettrici introdotte dall’amministrazione Biden e minacciando dazi sulle importazioni dall’Europa.
Tra i primi ordini esecutivi firmati nel giorno dell’Inauguration Day, spicca l’eliminazione del “mandato sui veicoli elettrici (EV)”. Questo obiettivo prevedeva di portare le vendite di auto elettriche al 50% del mercato entro il 2030, ma ora è stato annullato. Trump ha inoltre bloccato gli incentivi economici, come i 7.500 dollari per l’acquisto di veicoli a batteria, e i fondi per l’installazione delle stazioni di ricarica previsti dall’Inflation Reduction Act e dall’Infrastructure Investment and Jobs Act.
Dazi contro l’Europa: un pericolo per il settore auto
Trump ha annunciato di voler proteggere i lavoratori americani rivedendo i sistemi di scambio commerciale. In particolare, ha parlato di nuovi dazi per i Paesi stranieri, con l’Europa nel mirino. Durante il suo primo mandato, aveva paventato dazi del 25% sulle auto importate dall’UE, un incremento drastico rispetto all’attuale 2,5%. Ora, con il nuovo mandato, questa minaccia sembra più concreta.
La potenziale introduzione di dazi potrebbe colpire marchi come Stellantis, BMW e Mercedes, che stanno già subendo ripercussioni in Borsa, come evidenziato dai cali registrati dalla Borsa di Milano.
Tesla e il rapporto con Trump: un legame strategico
Nonostante la stretta sulle auto elettriche, Tesla potrebbe beneficiare delle nuove politiche. La casa di Elon Musk, leader nel settore della transizione elettrica, potrebbe guadagnare terreno sui competitor grazie alla sua avanzata tecnologia.
Inoltre, Trump avrebbe promesso nuove normative a favore della guida autonoma, come il progetto del robotaxi Cybercab. Questo potrebbe favorire i piani di Tesla, sempre più orientati verso soluzioni di mobilità avanzata come robotica e automazione.
L’Europa trema, ma c’è una speranza
Le politiche di Trump rischiano di mettere in difficoltà il settore automobilistico europeo, già sotto pressione per la concorrenza cinese e il calo della domanda di auto elettriche. Tuttavia, l’Europa potrebbe contare sui buoni rapporti diplomatici della premier italiana Giorgia Meloni, che potrebbe mediare per limitare i danni al comparto industriale.
Conclusioni
Il ritorno di Trump rappresenta una sfida per il mercato automobilistico globale. Dazi, incentivi ridotti e nuove politiche potrebbero cambiare radicalmente lo scenario, con Tesla pronta ad avvantaggiarsi e l’Europa in cerca di soluzioni per proteggere i propri interessi.
