Noleggio auto a lungo termine: perché in Italia cresce mentre il car sharing crolla
Il mercato della mobilità in Italia sta vivendo una trasformazione profonda. Mentre il noleggio auto a lungo termine continua a registrare una crescita costante, il car sharing perde terreno, segnando numeri in netto calo rispetto al passato. Il 2024 ha visto evoluzioni importanti sia dal punto di vista della transizione ecologica, sia per quanto riguarda la preferenza degli italiani in fatto di mobilità: oggi, quasi un’auto nuova su tre è a noleggio (28%), e una parte significativa di queste è ibrida plug-in o elettrica.
In questo articolo analizziamo dati aggiornati, trend, e prospettive del settore noleggio, con un focus sul lungo termine e sul perché il car sharing stia invece faticando.
Il noleggio auto cresce, anche con le ibride e le elettriche
Un canale chiave per la transizione ecologica
Il noleggio auto si sta affermando come uno dei principali strumenti per accelerare la diffusione dei veicoli green in Italia. Secondo i dati ANIASA (Associazione Nazionale Industria dell’Autonoleggio):
- Il 28% delle auto nuove immatricolate è a noleggio
- Il 32% delle auto elettriche arriva da contratti di noleggio
- Il 48% delle ibride plug-in è distribuito tramite noleggio
Una tendenza che sottolinea come aziende e privati scelgano il noleggio anche per ridurre l’impatto ambientale, accedendo a veicoli di ultima generazione senza doverli acquistare.
Il car sharing perde quota: -58% rispetto al 2019
Il car sharing in Italia non gode della stessa popolarità. Dopo aver raggiunto il picco di 10 milioni di noleggi nel 2019, nel 2024 si è fermato a 4,2 milioni di utilizzi, con una flotta di soli 3.300 veicoli (tutti elettrici o ibridi). Anche gli utenti attivi sono scesi a 330.000.
Le cause del calo:
- Furti e danneggiamenti rendono inutilizzabile metà della flotta
- Servizio concentrato all’80% tra Roma e Milano
- Durata media dei noleggi 126 minuti, un segnale che si allontana dal concetto di “uso rapido urbano”
In sintesi, un modello di mobilità nato per favorire l’uso occasionale dell’auto in città, ma che fatica ad adattarsi alla realtà operativa italiana.
Noleggio auto a breve termine: cresce il volume, calano i margini
Il rent-a-car ha chiuso il 2024 con segnali misti:
- Fatturato: 1,5 miliardi di euro (+5% rispetto al 2023)
- Numero di noleggi: 4,7 milioni (+10%)
- Giornate complessive: 38 milioni
- Flotta in crescita: 140.000 veicoli (+2,3%)
Tuttavia, si registra una diminuzione del prezzo medio giornaliero (-1,5%) a causa della forte concorrenza di operatori low-cost, e un aumento dei costi di gestione che riduce i margini delle aziende.
Il lungo termine convince: più veicoli e utenti
Crescita continua del noleggio a lungo termine
Il noleggio a lungo termine si conferma il segmento più solido. Nel 2024 ha raggiunto:
- 1,3 milioni di veicoli in flotta (+76.000 unità, +6%)
- Fatturato: 12,5 miliardi di euro
- Contratti oltre i 36 mesi: 80% del totale
Nel primo trimestre del 2025 si è visto un rimbalzo positivo delle immatricolazioni (+11,5%), nonostante il calo nel 2024 (-15%).
Chi sceglie il lungo termine?
- 95.000 aziende
- 3.000 pubbliche amministrazioni
- 170.000 privati
Anche i veicoli commerciali leggeri crescono (+7,5%, 225.000 unità), segno che il noleggio è sempre più visto come una soluzione economica e flessibile anche per i lavoratori autonomi.
Noleggio auto: Serve una riforma normativa
Secondo ANIASA, il settore del noleggio auto opera ancora sotto una normativa obsoleta di oltre 30 anni. Per sostenere l’evoluzione del comparto e la sua funzione strategica nella mobilità sostenibile, è urgente un aggiornamento legislativo.
Priorità richieste:
- Riforma della fiscalità sui veicoli aziendali
- Superamento della deroga che limita la detraibilità IVA al 40%
- Riconoscimento del ruolo chiave nella decarbonizzazione delle flotte
Conclusione: il noleggio auto a lungo termine è il futuro della mobilità?
I numeri parlano chiaro: il noleggio a lungo termine rappresenta una risposta concreta alle esigenze di mobilità moderna, sostenibile e flessibile. Il car sharing, invece, deve reinventarsi per non scomparire del tutto.
In un panorama in continuo mutamento, sarà fondamentale accompagnare l’evoluzione tecnologica con norme aggiornate, incentivi mirati e una visione chiara della mobilità pay-per-use. Solo così l’Italia potrà garantire una transizione davvero efficace verso un nuovo modello di trasporto.