Volkswagen: “Tagli per 1,5 miliardi, ma le fabbriche restano aperte”
La crisi economica e le sfide future mettono il gruppo Volkswagen di fronte a decisioni difficili. I responsabili sindacali, guidati da Daniela Cavallo, presidente del consiglio di fabbrica, hanno accettato l’idea di ridurre i costi della manodopera di 1,5 miliardi di euro, ma con una condizione chiara: nessuna chiusura degli stabilimenti.
Domani, 21 novembre, è previsto il terzo incontro tra dirigenza e sindacati, che potrebbe essere decisivo per il futuro della strategia di ristrutturazione del colosso automobilistico tedesco.
Proposte della dirigenza Volkswagen
Per riorganizzare le finanze e affrontare le sfide di un mercato in evoluzione, la Volkswagen ha proposto un piano drastico che include:
- Chiusura di tre stabilimenti
- Licenziamenti di massa
- Riduzione degli stipendi
- Blocco degli aumenti salariali per almeno due anni
Queste misure sono state rigettate dai sindacati, che sottolineano come i lavoratori non siano responsabili della crisi attuale.
Le controproposte dei sindacati
I rappresentanti sindacali, con il supporto di Thorsten Groeger, hanno avanzato soluzioni alternative per evitare licenziamenti e chiusure:
- Sospensione temporanea dei bonus per lavoratori, dirigenti e membri del consiglio di amministrazione
- Creazione di un fondo aziendale per finanziare la riduzione temporanea degli orari di lavoro nelle aree con surplus produttivo
- Investimenti mirati per correggere errori passati senza penalizzare la forza lavoro
Groeger ha evidenziato che, nonostante le difficoltà, “le finanze del gruppo non sono in rosso come durante le crisi degli anni ’70 e ’90”.
Possibili conseguenze: verso lo sciopero generale
Il membro del CdA per le risorse umane, Gunnar Kilian, ha accolto con favore le proposte sindacali ma non ha escluso la possibilità di chiusure di stabilimenti. Se questa ipotesi venisse confermata, i sindacati sono pronti a rispondere con forza: uno sciopero generale è già programmato dal 1° dicembre in caso di mancato accordo.
Groeger ha avvertito che, in caso di scontro, la Volkswagen potrebbe affrontare una crisi sindacale senza precedenti negli ultimi decenni.
50 anni di Golf e un futuro incerto
Mentre il sito di Wolfsburg celebra i 50 anni di produzione della Volkswagen Golf, il gruppo affronta una delle fasi più delicate della sua storia. Gli incontri di domani potrebbero essere decisivi per il futuro di migliaia di lavoratori e per l’equilibrio tra innovazione, efficienza e responsabilità sociale.
Conclusione
La sfida tra dirigenza e sindacati della Volkswagen rappresenta un banco di prova cruciale per il settore automobilistico europeo. Segui gli sviluppi per scoprire se verrà trovato un compromesso o se si aprirà un nuovo capitolo di conflitti sindacali.
